Oliver Ackainyah si racconta: "I miei genitori sono la mia motivazione. Con la Pro Sesto siamo usciti a testa alta"

Pubblicato il 3 giugno 2024 alle ore 17:00

Oliver Ackainyah si racconta

Dopo il racconto di Iacopo Bello, oggi il protagonista sarà Oliver Ackainyah.

Vi ricordo che per recuperare gli altri racconti basta digitare "racconti" o "racconto" nella barra di ricerca.

Ecco il suo racconto: 

"Ho iniziato a giocare a calcio all'età di 7 anni, nella squadra della mia città, la Fulvius Valenza.

Sono stato un giocatore della Fulvius per 5 anni, per poi fare un' anno alla Valenzana Mado e la scorsa stagione sono stato nel Don Bosco di Alessandria, per poi essere chiamato all'Alessandria .

Ho sempre giocato come centrocampista/mezz'ala, ma da questa stagione mi sono adattato a fare anche il terzino in entrambi i lati, ma prevalentemente a destra, avendo come piede preferito il destro.

I miei punti di forza credo siano più sulla fase offensiva che difensiva, anche se sono un terzino grazie alla mia velocità e al tiro.

Non ho un vero e proprio idolo, ma mi ispiro molto al gioco di Theo Hernandez.

Come obbiettivo personale mi piacerebbe proseguire a giocare per più tempo a lungo nel professionismo.

La partita che mi é rimasta nel cuore è stata Juventus Alessandria, ho esordito nel professionismo e ho giocato contro la mia squadra del cuore.

La prima parte del campionato per me é stata in salita ma, nonostante questo, ora va meglio, grazie a mia madre e mio padre che mi danno sempre la motivazione per non mollare.

La squadra ha fatto un'ottima stagione, ci dispiace di non essere riusciti a passare il turno con la Pro Sesto, ma siamo usciti a testa alta".

Un racconto molto interessante e bello quello di Ackainyah il quale ringrazio per la disponibilità.

Il prossimo racconto uscirà, come di consueto, domani alle ore 17:00.

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