Alessio Randisi si racconta: "I primi mesi all'Alessandria sono stati difficili. I miei amici di Messina la mia motivazione. Spero che i grigi ritornino dove meritano"

Pubblicato il 23 giugno 2024 alle ore 15:00

Il racconto di Randisi

Alessio Randisi, attaccante dell'Under 16, è il protagonista del racconto odierno.

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Ecco il suo racconto:

"Ho iniziato a giocare all’età di 5 anni in un oratorio di Messina, in Sicilia, a 6 anni passo al Città di Messina, squadra che militava in serie D, che poi lascio a 11 anni per spostarmi nella squadra dilettantistica più forte della mia città, l’ AgaMessina.

Qua passo 3 anni fantastici dove riesco a migliorare e a vincere le finali nazionali U15 sotto età.

Compiuti 14 anni passo al Camaro, società affiliata all’Atalanta, dove riusciamo a fare una stagione fantastica, arrivando alle fasi finali dei play-off regionali.

In quella stagione arrivai a quota 60 reti stagionali e quello mi portò l’anno dopo a spostarmi all’ACR Messina, società professionistica militante in Serie C.

Qua incontro una famiglia più che un gruppo e riusciamo ad arrivare ai play-off nazionali perdendo, però ,con la Feralpisaló.

Ad Agosto 2023 però arriva la chiamata dell’Alessandria che non ho potuto rifiutare vista la storia di questa società.

I primi mesi del trasferimento sono stati difficili per tante motivazioni, questi ostacoli si sono rivelati in miglioramenti sia calcistici che personali. Dopo sono riuscito ad ambientarmi e a dimostrare le mie capacità.
Quest’anno lo reputo uno tra i più importanti per quello che mi ha insegnato la lontananza da casa e il vero calcio, che nel mio paese è praticamente assente.
Il mio ruolo principale è punta centrale, ma posso agire sia da trequartista che da esterno alto.
Mi reputo molto bravo sul tiro, sullo stacco di testa e sull’uso del mio piede debole, il sinistro, ma devo ancora perfezionare e imparare tantissime altre cose.
Mi ispiro a Neymar per il modo di giocare ma il mio idolo è sempre stato Cristiano Ronaldo.
Per il futuro ho come obbiettivo l’esordio nel professionismo e riuscire a rendere fiera la mia famiglia, che mi aiuta ogni giorno per costruire il mio futuro.
I miei amici di Messina mi hanno sempre motivato anche da lontano a dare il massimo sempre e questo è lo spirito che è in me.
Una partita che mi è rimasta impressa nel cuore è stata Alessandria - Carrarese dove ho segnato il mio primo gol in maglia grigionera ed è stata una bellissima emozione.
La mia stagione personale la reputo molto buona e soprattutto molto costruttiva a livello sia personale che sportivo.
Sicuramente devo ringraziare lo staff per la fiducia data ma sopratutto a tutti i miei compagni di strada che mi hanno accompagnato in questo fantastico anno.
Speravo che questo capitolo non finisse così velocemente, però anche questo è il calcio e spero che un giorno l’Alessandria ritorni nel calcio che merita".

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