L'intervista al SMM
Di seguito trovate l'intervista a Davide Ottonello, social media manager che nell'ultimo anno ha lavorato nei grigi:
"Ho iniziato a seguire l’Alessandria da quando ero bambino, nella stagione 1999-2000 di C2, quella del duello al vertice con lo Spezia e la finale playoff col Prato, poi ho vissuto con tante emozioni l’ultimo decennio dei grigi, dalla semifinale col Milan di Coppa Italia (sono andato a San Siro), la promozione in B (ero in via Bellini sotto la Nord), lo spareggio salvezza col Vicenza, fino alla finale playout salvezza contro il San Donato Tavarnelle, che è stata appunto l’ultima partita che ho visto al Mocca da “normale” tifoso.
Per questa stagione appena trascorsa, ho iniziato a collaborare con l’Alessandria come social media manager e grafico, nel team dell’ufficio stampa. E’ stata una bellissima esperienza poter vivere da dentro la squadra a cui sono affezionato.
La passione per il calcio che ho da sempre si è unita a quella dello scrivere e del raccontare: mi occupavo di gestire i social network, aggiornare il sito, pubblicare interviste, redigere le distinte dei match interni, pubblicare punteggi e formazioni, nonché video delle conferenze stampa di mister e dirigenza. Mi sono anche cimentato negli ultimi mesi con le grafiche, le famose vignette pre match hanno riscosso un ottimo successo, pensa che le hanno condivise su alcuni siti in Olanda!
Si è creato anche un bel rapporto con i giornalisti locali, molto autorevoli e di spessore.
Il momento più bello è stato senz’altro quando la squadra con Banchini aveva cominciato ad inallenare risultati positivi, con le vittorie contro Pergolettese e Atalanta U23. Di momenti brutti, ce ne sono stati tantissimi, è stata una stagione sciagurata e sfortunata sotto ogni punto di vista. Da tifoso, è stata davvero una via crucis.
In ogni caso, sono onorato di aver seguito, seppur durante una delle stagioni più disgraziate della storia, la squadra grigia.
Non si sa ancora come finirà, ma comunque sono certo che l’Orso Grigio non morirà mai, perché l’amore della sua gente va oltre ogni categoria, sotto la cenere c’è sempre un fuoco che arde".
Ringrazio Ottonello per la disponibilità.
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