Righini si racconta
Il protagonista del racconto di oggi è Michele Righini, portiere dell'Under 14.
Vi ricordo che potete recuperare gli altri racconti digitando "racconto" o "racconti" nella barra di ricerca.
Ecco il suo racconto:
"Ho praticato molti sport prima del calcio me nessuno mi trasmetteva ossessione come questo.
Ho iniziato a giocare a calcio più o meno a 5 anni, in una squadra vicino al mio paese, come centrocampista, anche se dopo metà anno ho cambiato ruolo e ho iniziato a giocare fra i pali ed è tutt’ora il mio ruolo.
Per adesso nella mia carriera ho cambiato solamente 3 squadre: Pozzolese, Derthona (in cui ho passato 2 o 3 anni giocando con quelli più grandi di un anno) ed infine Alessandria.
Mi ispiro molto a Sommer, i miei punti di forza sono i riflessi, i tuffi e la reattività.
L’uomo che mi ha fatto appassionare del calcio è mio padre quando mi ha portato per la prima volta al campo per giocare e ancora adesso sto rincorrendo un sogno, ovvero quello di giocare nei professionisti e di ripagare gli sforzi che hanno fatto i miei genitori.
Il mio piede preferito è il destro ma riesco ad usare bene anche il sinistro.
Da piccolo giocavo già all’Alessandria perciò ho giocato molti anni qui e mi sono rimaste impresse diverse partite, come quella contro la Juventus di Ronaldo jr oppure un torneo che avevamo fatto a Mantova di 2 giorni in cui siamo arrivati 3° su 20, con davanti solo la Juventus e la Fiorentina finendo davanti alla Roma, al Cesena, al Torino, ecc…
Questa è stata una stagione fantastica e ringrazio tutti i miei compagni".
Ringrazio Righini per la disponibilità, un bellissimo racconto il suo.
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